Giorgio Caproni è nato a Livorno il 7 gennaio 1912 ed è morto a Roma il 22 gennaio 1990. È stato un poeta, critico letterario e traduttore italiano. Una sua lirica, Versicoli quasi ecologici, è stata scelta come traccia dell’analisi del testo per la prima prova dell’esame di Maturità 2017.
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Di origini modeste, scopre precocemente la letteratura attraverso i libri del padre, tanto che a sette anni scova nella biblioteca paterna un’antologia dei Poeti delle Origini, e ne rimane subito affascinato e coinvolto. Nello stesso periodo si dedica allo studio della Divina Commedia, dalla quale s’ispirò per «Il seme del piangere» e «Il muro della terra». Resta molto colpito dalle brutalità della prima guerra mondiale e dalle difficili condizioni economiche causate anche dalla partenza del padre per il fronte. Nel 1933, pubblica le sue prime poesie, «Vespro» e «Prima luce». Partecipa alla Seconda Guerra Mondiale e alla Resistenza. Dopo la guerra insegna per molti anni nelle scuole elementare.
La lirica proposta ai maturandi, “Versicoli quasi ecologici”
Non uccidete il mare,
la libellula, il vento.
Non soffocate il lamento
(il canto!) del lamantino.
Il galagone, il pino:
anche di questo è fatto
l’uomo. E chi per profitto vile
fulmina un pesce, un fiume,
non fatelo cavaliere
del lavoro. L’amore
finisce dove finisce l’erba
e l’acqua muore. Dove
sparendo la foresta
e l’aria verde, chi resta
sospira nel sempre più vasto
paese guasto: Come
potrebbe tornare a essere bella,
scomparso l’uomo, la terra.
Bibliografia
Come un’allegoria, 1936;
Ballo a Fontanigorda, 1938;
Finzioni,1941;
Cronistoria, 1943
Il passaggio d’Enea, 1956
Il seme del piangere, 1959;
Congedo del viaggiatore cerimonioso, 1965;
Il muro della terra, 1975;
Il franco cacciatore, 1982;
Il Conte di Kevenhuller, 1986;
Res Amissa, 1991;
Poesie (1932-1991), 1995;
L’ultimo borgo (Poesie 1932-1978), a cura di Giovanni Raboni, Milano, 1980.
Il franco cacciatore, Milano, Garzanti, 1982.
Il conte di Kevenhuller, Milano, Garzanti, 1986.
Poesie(1932-1986), Milano, 1986 (tutte le opere poetiche tranne Res Amissa).
Res amissa” a cura di Giorgio Agamben, Milano, Garzanti, 1991.
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