LUTTO NEL CINEMA
Addio a Magni, cantore della romanità
Camera ardente in Campidoglio
L’ironico regista di «In nome del papa re» si è spento a 85 anni. I funerali martedì 29 a piazza del Popolo
ROMA - La camera ardente del regista romano Luigi Magni è stata aperta in Campidoglio, nella sala della Protomoteca fino. L’abbraccio della città proseguirà fino alle 19 e alle 17 è prevista una commemorazione. I funerali si terranno martedì 29 nella chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo
CANTORE DI ROMA - Magni, regista, sceneggiatore e soggettista italiano ha firmato grandi film nei quali aveva saputo magistralmente raccontare la storia di Roma. Magni, è morto domenica mattina all’età di 85 anni, è stato il cantore del popolino romano. Il grande pubblico ricorda tra le sue opera la trilogia che comprende Nell’anno del signore (1969), In nome del Papa re (1977), In nome del popolo sovrano (1990), ma anche il bellissimo Tosca.
Gli amici Montesano e Proietti ricordano Luigi Magni
Rcd/Corriere.tv
DA MONICELLI A BOLOGNINI - Nato a Roma il 21 marzo del 1928, Magni aveva iniziato la carriera come sceneggiatore e soggettista in collaborazione con Age & Scarpelli. Nel 1956 era passato definitivamente nel mondo del cinema lavorando con i più importanti registi italiani dell’epoca: Mario Monicelli, Luciano Salce, Carlo Lizzani, Alberto Lattuada, Mauro Bolognini, Camillo Mastrocinque, Giorgio Bianchi, Pasquale Festa Campanile. Feconda e forte di un’amicizia solida la sua lunga collaborazione con Nino Manfredi.
L’AMICIZIA CON MANFREDI - Un sodalizio iniziato nel ‘69, quando il regista diede inizio - con Nell’Anno del Signore - al suo ciclo di commedie ambientate nella Roma papalina e risorgimentale, raccontando con ironia - in equilibro tra farsa e dramma - le storie di gente comune e potenti d’Oltretevere, non dimenticando il linguaggio squisitamente romano.